lunedì 12 febbraio 2018

FIUME OLONA: TROPPI INTERESSI PRIVATI RITARDANO L’AGGREGAZIONE DELLA NUOVA SOCIETÀ DI GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO ALFA

MILANO, 09 FEBBRAIO 2018                                                              COMUNICATO STAMPA

L’appello di Legambiente: “Prima di tutto gli interessi pubblici: trasparenza di gestione, depurazione efficace e innovazione tecnologica”

Regione Lombardia dovrà rispondere al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare circa le criticità che ancora persistono nella provincia di Varese. Questo a seguito della richiesta degli Amici dell’Olona di avere chiarimenti sulla difficile situazione della qualità delle acque varesotte. Per troppi anni questi territori sono stati soggetti ad interessi privati locali che hanno ritardato programmi d’investimento seri e qualificati, che portassero alla risoluzione dei problemi annosi legati alla gestione delle acque reflue e degli scarichi. Va riconosciuto che in questo contesto difficile gli uffici tecnici di Regione Lombardia hanno cercato, seppur timidamente, di porre all’ordine del giorno della politica quella che rappresenta una vera e propria emergenza ambientale nel sistema idrico di questo pezzo di regione.
«Attualmente oltre un terzo dei depuratori operanti nel bacino Olona-Bozzente-Lura presenta anomalie o malfunzionamenti rilevati da Arpa, circostanza che non permette il miglioramento dello stato delle acque. – dichiara Lorenzo Baio, settore acqua Legambiente LombardiaAvere un gestore certo, capace di innovazione e di attivare reali investimenti sul territorio è fondamentale. Per questo ci auguriamo che con il lento risolversi dei ricorsi fatti dalle aziende locali (da ultimo quella di ASPEM a Varese), che hanno di fatto impedito fino ad oggi il funzionamento di ALFA, si spezzi quel circolo vizioso che ha bloccato qualsiasi investimento rilevante nel sistema idrico».
E’ chiara la difficoltà di Regione Lombardia a promuovere le operazioni societarie di aggregazione nella Provincia di Varese e non è la prima volta che le associazioni locali, Legambiente e gli Amici dell’Olona in particolare, denunciano le condizioni del fiume insostenibili, alle quali diventa sempre più urgente porre rimedio, per il benessere dell’intero ecosistema.
«Ben venga la risposta del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e la richiesta di aggiornamento fatta a Regione Lombardia circa lo stato di attuazione del SII in provincia di Varese. – sottolinea Alberto Ambrosetti, presidente del Circolo Legambiente Valle OlonaForse la stessa domanda andrebbe posta agli amministratori di Busto Arsizio e Gallarate che ancora oggi, trent’anni in ritardo sul resto della regione, pensano di affidare la gestione del SII alle piccole aziende locali preda di potentati locali. Ci farebbe piacere che anche i partiti politici tutti s’impegnassero formalmente a mettere nei loro programmi, come priorità, il risanamento dei corsi d’acqua nel bacino dell’Olona a partire dalla risoluzione di queste lotte di potere che fanno male a tutti».

Ufficio stampa Legambiente Lombardia
Silvia Valenti
Cell. 3498172191
Tel. 02 87386480

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